I sacchetti di plastica sono una tipologia di imballaggio molto comune caratterizzati da un peso minore rispetto ad altre tipologie di materiali diversi, e utilizzati principalmente per il trasporto quotidiano di beni o materiali.

Conosciuti tradizionalmente anche con i termini "borsa", "sporta" o "busta di plastica", sono costituiti da una pellicola semitrasparente sottile e flessibile composta dai più comuni materiali plastici.

Utilizzati in grandissima quantità nei decenni passati, oggi sono oggetto di grandi controversie per i pericoli ambientali provocati da un uso, ma soprattutto da uno smaltimento, operato in modo massiccio e molto spesso poco attento.

Oggi sono conosciute diverse tipologie di sacchetti di plastica, preferibili a seconda dell'utilizzo a cui sarà destinato: i più comuni sono quelli con apertura superiori in cui è possibile prendere o riporre l'oggetto con grande facilità; il suo esatto complementare è quello sigillato, adatto alla conservazione dei cibi; infine citiamo i più "professionali" come quelli richiudibili mediante cerniera o quelli dotati di maniglie per facilitarne il trasporto.

In Italia è stato imposto alle attività commerciali il divieto di vendita diretta di sacchetti di plastica allo scopo di trasporto della spesa: questa Legge, che risale all'anno 2011 prevede anche la sostituzione obbligatoria dei materiali plastici con contenitori biodegradabili riutilizzabili per smaltire i rifiuti organici.

Queste e altre motivazioni di tipo ambientale stanno provocando una graduale scomparsa di questa tipogia di sacchetto dalla nostra vita quotidiana, e nonostante per anni sia stato un nostro immancabile compagno di viaggio, crediamo che la strada intrapresa sia quella giusta.